Una società inclusiva è quella in cui ogni persona è considerata soggetto attivo, a cui fornire strumenti per poter scegliere, crescere, autodeterminarsi tra gli altri costruendo la propria felicità. A prescindere dalle proprie condizioni, ognuno deve avere il diritto di costruire il suo percorso di vita, dentro la società.
Storti, sbilenchi, irriverenti e felici: siamo l’esercito dei Tetrabondi, pronti a costruire la società dell’inclusività universale e del diritto di ognuno a essere considerato come persona nella sua unicità, con i suoi desideri e il suo futuro da costruire.
La disabilità è ancora, e lo è stato per secoli, segregazione, vergogna, separazione, esclusione, buio:
deve essere vita, condivisione, collettività, mescolanza, diritti, colori, libertà!
Non è altro che una peculiarità ineludibile dell’essere umano, una delle sue tante sfumature: le
vulnerabilità fisiche, cognitive e mentali sono parte di noi e devono essere parte della società che
attraversiamo.
Vogliamo il mondo di tutti e tutte, e lo vogliamo ora. Vogliamo trasformare lo spazio urbano perché non possa immaginare esclusione, perché ognuno a modo suo possa fruirne, esserne parte. Vogliamo città inclusive e accessibili a livello sensoriale e motorio in tutti gli spazi pubblici e in ogni attività sociale e culturale.