Un progetto di ricerca per una metodologia di insegnamento del WCMX che permetterà la formazione di figure specifiche e la costruzione del primo corso di specializzazione sulle disabilità motorie per gli istruttori federali di skateboard, oltre che ovviamente la possibilità per un sempre più ampio numero di persone con disabilità di praticare il WCMX.
Un progetto ideato e finanziato dalla Fondazione Tetrabondi ONLUS, in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Rotellistici.
Dal primo giorno di vita, la Fondazione Tetrabondi ha dato vita ad uno skatepark itinerante, accessibile alle sedie a rotelle e agli ausili su ruota di qualunque tipo: quasi come una provocazione, lo skatepark “Ognuno a modo suo” è stato costruito con lo scopo di dare ad ogni persona il diritto di non essere escluso a priori da un immaginario di divertimento, velocità, rischio e adrenalina; di abbattere per sempre l’idea che una persona con disabilità vada solo tutelata e protetta, in disparte.
Il WCMX, lo skate in carrozzina, e il suo arrivo nello spazio urbano pubblico ci ha fatto toccare con mano l’inclusione reale, fatta di persone con disabilità che scoprono nuove competenze e orizzonti di divertimento e socialità e di ragazzi e atleti che possono provare con il loro corpo che strumento straordinario sia una sedia a rotelle superando stereotipi di costrizione ed esclusione.
Il progetto – il cui inizio è previsto nell’anno 2023, in giorni e orari da definirsi – si svolgerà a Roma e avrà la durata di 40 ore articolate in 2 fasi, di cui la prima è rivolta agli istruttori e la seconda alle persone con disabilità motoria in sedia a rotelle.
La fase rivolta agli istruttori – dove questi sperimenteranno l’intero programma didattico sulle WCMX – ha la durata di 10 ore, ripartite in 5 lezioni di 2 ore.
La fase dedicata alle persone con disabilità motoria ha la durata di 30 ore ripartite in 30 lezioni da 1 ore e si rivolge a 6 persone in sedia a rotelle suddivise in tre gruppi da due persone, di cui:
uno composto da due persone con lesione spinale;
uno composto da due persone con paralisi cerebrale;
uno composto da due persone con spina bifida o altre patologie.
Ogni gruppo svolgerà un’ora di lezione a settimana da effettuarsi in parte alla Polisportiva Pian due Torri, lungotevere della Magliana 95, e in parte in uno skatepark romano che presenti criteri ottimali di accessibilità, sia di ingresso al park, che alle strutture dello stesso.
Tutte le persone con disabilità motoria partecipanti al progetto, dovranno produrre idonea certificazione medica per attività fisica rilasciata dal SSN ed eventuale certificazione attestante la tipologia di disturbo, rilasciata dal SSN. Le 30 lezioni, svolte da istruttori di skateboard qualificati CONI-FISR prevedono l'insegnamento delle basi della WCMX
La progressione didattica, in relazione alla manovra insegnata, prevede la diminuzione progressiva delle assistenze fino alla libera sperimentazione. Se l'acquisizione delle manovre riportate in griglia si realizza in un tempo inferiore alle 30 ore previste dal progetto, si potrà procedere all'acquisizione di ulteriori manovre in street quali rock to fakie sul quarter pipe; 50-50 grind sul flat rail; slappy grind sul manual pad.
Al fine di permettere l’apprendimento delle diverse manovre, il progetto prevede l’utilizzo di:
un casco e un set di protezioni a persona,
due WCMX,
eventuali strutture da skateboard trasportabili e assemblabili.
Il progetto sarà condotto da 3 insegnanti di skateboard qualificati CONI-FISR coordinati dal responsabile del progetto Paolo Pica.
Ogni sperimentazione per poter essere valida deve portare ad un risultato che non sia occasionale ma costante e ripetibile nel tempo. Partendo da questo semplice presupposto, Ognuno skaeta a modo suo ipotizza non solo l'adeguamento del Metodo Full Time alle realtà delle persone con protesi degli arti – con l'eventuale creazione di nuovi ausili didattici – ma uno studio comparato sulle modalità e i tempi di apprendimento da confrontare con uno o più gruppi campione di riferimento di normodotati.
Allo scopo di mettere a punto una procedura didattica accessibile, l'attuazione del progetto prevede:
a) una sperimentazione preliminare del programma sul gruppo di sperimentatori posti in condizione di apprendimento simili a quelle del disabile motorio – ossia sulle WCMX – così da fargli sperimentarne tutte le difficoltà provate dagli allievi e sviluppare con questi un empatia funzionale allo sviluppo del progetto;
b) la creazione di 3 corsi di skateboard di 30 ore ciascuno, composto ognuno da due persone in sedia a rotelle con un diverso tipo di disabilità motoria, necessario alla sperimentazione dell’intero programma didattico;
c) l’eventuale inclusione delle persone con disabilità motoria che hanno preso parte alla sperimentazione, in un corso di skateboard per “normodotati” così da verificarne il livello di autonomia; testare l’efficacia di eventuali ausili didattici; creare in futuro delle figure professionali preposte all’insegnamento dello skateboard alle persone con disabilità motoria in carrozzina.
d) la stesura di una relazione finale, necessaria a creare una metodologia di insegnamento che sia rispondente alle necessità delle persone con disabilità motoria in carrozzina, da poter utilizzare come testo nei corsi federali istruttori per acquisire la specializzazione sulle disabilità motorie.
Al fine di agevolare lo sviluppo del progetto, questo prevede l'utilizzo di riprese video fatte durante l'intero svolgimento del programma. Questo allo scopo di fornire sia una documentazione, che un valido supporto per un’analisi complessiva del progetto da poter svolgere in un secondo momento.