20 ott 2023
Il 20 ottobre si è svolto il convegno "Il Parco Inclusivo Universale Schuster a Roma", nell'aula magna del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre, che ha raccontato quel che i professori, ricercatori e studenti hanno studiato e progettato per la trasformazione di Parco Schuster nel primo parco inclusivo universale.
Un progetto desiderato e commissionato dalla Fondazione Tetrabondi Onlus: qui il commento della presidente Katja Besseghini.
Il progetto del Parco Inclusivo Universale e il lavoro di studio sul campo consegnatoci dal Dipartimento di Architettura Roma Tre racconta una verità bellissima: è possibile uno spazio pubblico aperto a tutti e tutte, non solo, che lo spazio pubblico inclusivo può essere bello oltre che giusto.
Se è vero che progettare i luoghi pubblici secondo criteri che escludano ostacoli alla sua fruizione da parte di determinate categorie di persone è oggi un dovere imprescindibile e che l’accessibilità alle più diverse forme di disabilità è ormai considerata una declinazione necessaria del principio di uguaglianza e di pari dignità che troviamo nella nostra costituzione, dicevo se è vero che da un lato ciò rappresenta un dovere delle istituzioni, è altrettanto vero che l’inclusione nella quotidianità rappresenta una straordinaria opportunità in quanto la condivisione di momenti di bellezza, di svago, di piacere di divertimento è arricchimento interiore, umano sociale.
Il Parco Inclusivo Universale contiene, perciò, un grande messaggio di democrazia ma anche un insegnamento fondamentale: l’inclusione può e deve essere bellezza, piacere, qualcosa di molto lontano dall’immagine che aleggia nel nostro immaginario collettivo che associa l’idea di accessibilità a quella di adattamento, in senso deteriore, dei manufatti “ordinari” alle necessità di pochi o comunque di una minoranza.
Ieri abbiamo parlato di inclusività dello spazio pubblico per gettare le basi affinché domani criteri progettuali inclusivi siano scontati, ordinari e non straordinari, affinchè un giorno non ci sia un convegno in una facoltà di architettura (convegno importantissimo e del quale la Fondazione Tetrabondi ONLUS è grata e fiera al contempo), perché la convivenza tra bisogni e abilità diverse sia lo scenario e il presupposto normale di ogni spazio.
Ebbene, il presupposto affinchè ciò accada è la condivisione quotidiana, la conoscenza dei piccoli e grandi bisogni, l’osservazione dell’altro, che è alla base di qualunque relazione di empatia, dal punto di vista emozionale, da una parte, e di materiale conoscenza, sperimentale se vogliamo, dall’altro.
È straordinario avere potuto riunire attorno all’idea di parco Inclusivo Universale, in una comunione di obiettivi e di sensibilità, rappresentanti delle istituzioni, Giubileo 2025 S.p.A 2025, nella sua veste di soggetto attuatore e LAND, incaricata della progettazione di dettaglio e che si è fatta custode, adottandole con grande sensibilità e facendole proprie delle idee progettuali del team del Dipartimento di Architettura, che sotto la guida e il coordinamento del prof. Adolfo F. L. Baratta hanno regalato alla Fondazione Tetrabondi e alla Città di Roma.
Katja Besseghini,
Presidente della Fondazione Tetrabondi ONLUS