Le scuole di Roma senza CAA

26 set 2024

Le scuole di Roma senza CAA
Le scuole di Roma senza CAA
La comunicazione aumentativa alternativa che permette ai minori con disabilità sensoriali e difficoltà nella comprensione e produzione verbale di affrontare il percorso scolastico e acquisire competenze comunicative e relazionali dovrebbe far parte del normale bagaglio formativo degli insegnanti di sostegno. La CAA come la Lingua dei Segni, LIS, dovrebbero essere prese in carico direttamente dalla Pubblica istruzione con il riconoscimento delle figure professionali che insegnano questo linguaggio, ma così purtroppo ancora non è. Questa sfera fondamentale dell’insegnamento viene ancora demandata alle politiche sociali dei comuni, come se si trattasse di una specifica assistenza alla persona e non di peculiari strumenti di apprendimento scolastico.
La Regione Lazio nel 2017 aveva avviato un programma innovativo facendosi carico con i propri fondi del sostegno alla comunicazione aumentativa e alla lingua dei segni nelle scuole e nei licei. Nel maggio di questo hanno, per ragioni di bilancio, la Regione ha deciso di scaricare la CAA alle politiche sociali dei comuni, sui cui già grava con scarsità di fondi il compito dell’assistenza alle autonomie della persona in ambiente scolastico attraverso gli Oepac.
Nel Lazio circa duemila bambini, mille solo a Roma, si sono improvvisamente trovati scoperti. Se i comuni laziali sembrano aver rapidamente approntato una soluzione, avviando per tempo i bandi di assegnazione per le figure professionali che già insegnavano per la regione, il comune di Roma si fatto trovare sorprendentemente impreparato. Solo pochi giorni fa è stata votata la delibera per l’avvio dei bandi di assegnazione alle cooperative che hanno i gestione gli insegnanti di CAA, con il risultato che questi non faranno ingresso negli istituti scolastici prima di gennaio-febbraio 2025, a causa dei tempi burocratici. Intanto le scuole sono iniziate e circa mille bambini/e si ritrovano senza Caa, nella più totale impossibilità di seguire i corsi scolastici, di interagire con i programmi di insegnamento e con i propri compagni. Una vera prova di tempismo e intelligenza amministrativa.