I costi di una trasformazione

19 set 2024

L’incontro tra i desideri di Tetrabondi Onlus, le competenze e la voglia di mettersi in gioco di una squadra eccezionale di professori, ricercatori e studenti del Dipartimento d’architettura di Roma Tre, guidati dal professor Adolfo F.L. Baratta, ha portato a uno studio di ricerca sull’accessibilità universale di Parco Schuster, situato attorno alla Basilica di San Paolo, a Roma di cui vi abbiamo parlato spesso ma che ora vi andremo a raccontare più approfonditamente. 

Attraverso piccole pillole, in questa sezione del blog, potrete scoprire come nasce il progetto del P.I.U.+ Schuster, come questa straordinaria squadra ha fatto in modo di analizzare le barriere architettoniche e sensoriali del parco, per ridisegnare un luogo capace di essere oasi di accessibilità e inclusività universale: un’oasi urbana, gioiello dello spazio pubblico, capace di dare piena fruizione ad ognuno, a prescindere dalle sue competenze e la sua età di spazi adatti alla socialità e al gioco, all’attività sportiva e ricreativa, alla contemplazione della bellezza in un contesto architettonico e sociale incapace ad escludere.

Qui troverete sopralluoghi e metodologie, i desideri trasformati in progettazione e attori coinvolti, compresi quelli istituzionali ai quali abbiamo è stato poi consegnato il progetto di ricerca.

I costi di una trasformazione
I costi di una trasformazione

Per quanto riguarda la stima dei costi del Parco Inclusivo Universale Schuster, sono stati utilizzati un approccio prevalentemente analitico per la computazione di tutte le lavorazioni all’interno del perimetro d’intervento e un approccio sintetico per gli interventi non previsti nel finanziamento, come i collegamenti tra il parco e i principali poli attrattori urbani.

Al fine di semplificare, rendere reversibile e ripercorribile la stima dei costi, questa è stata impostata seguendo una divisione in Ambiti di progetto.

Tale divisione ha permesso di individuare delle specifiche aree d’intervento (riconducibili alla scomposizione del progetto). Lo schema di lavoro assunto dal gruppo ha consentito una costante proiezione dei costi finali in ragione delle diverse scelte progettuali. Infatti, per ogni ambito di intervento in cui è stato diviso il Parco sono state individuate delle componenti invarianti e delle componenti variabili. Le prime riguardano le configurazioni del Parco sulle quali il progetto sarebbe intervenuto senza alterarne le caratteristiche dimensionali (le aree pavimentate esistenti, le aree a prato, i percorsi principali, l'edificio preesistente, etc.). Le componenti variabili, invece, riguardavano gli elementi ex novo previsti dal progetto (la nuova area giochi, il nuovo percorso, lo skate park, etc.). La proiezione del costo delle componenti invarianti si ottiene in modo immediato tramite la sostituzione dei costi unitari delle diverse scelte alternative. La proiezione delle componenti variabili, più contenute, si adeguano variando forme, dimensioni, andamenti, materiali e tecnologie.

I costi di una trasformazione

Questo reiterato processo di scelta e feedback di costo è agevolato in un progetto di Parco poiché in esso, essendo prevalentemente bidimensionale, la scelta fatta su un componente raramente ha una retroazione interferente con su un altro come accade nelle scelte tecnologiche più complesse di un edificio.

Alla fine, si può notare come le scelte progettuali, malgrado la particolarità del luogo, rispetti i canoni parametrici di altri interventi mantenendo gli standard qualitativi prefissati.