Un parco giochi per ogni bisogno e desiderio

21 set 2024

L’incontro tra i desideri di Tetrabondi Onlus, le competenze e la voglia di mettersi in gioco di una squadra eccezionale di professori, ricercatori e studenti del Dipartimento d’architettura di Roma Tre, guidati dal professor Adolfo F.L. Baratta, ha portato a uno studio di ricerca sull’accessibilità universale di Parco Schuster, situato attorno alla Basilica di San Paolo, a Roma di cui vi abbiamo parlato spesso ma che ora vi andremo a raccontare più approfonditamente. 

Attraverso piccole pillole, in questa sezione del blog, potrete scoprire come nasce il progetto del P.I.U.+ Schuster, come questa straordinaria squadra ha fatto in modo di analizzare le barriere architettoniche e sensoriali del parco, per ridisegnare un luogo capace di essere oasi di accessibilità e inclusività universale: un’oasi urbana, gioiello dello spazio pubblico, capace di dare piena fruizione ad ognuno, a prescindere dalle sue competenze e la sua età di spazi adatti alla socialità e al gioco, all’attività sportiva e ricreativa, alla contemplazione della bellezza in un contesto architettonico e sociale incapace ad escludere.

Qui troverete sopralluoghi e metodologie, i desideri trasformati in progettazione e attori coinvolti, compresi quelli istituzionali ai quali abbiamo è stato poi consegnato il progetto di ricerca.

Un parco giochi per ogni bisogno e desiderio
Un parco giochi per ogni bisogno e desiderio

Il parco giochi previsto nel PIUS svolge un ruolo cruciale nel promuovere lo sviluppo olistico del bambino, fornendo opportunità di crescita fisica, sociale, cognitiva ed emotiva attraverso il gioco. 

Nonostante queste premesse, un’importante fetta di popolazione infantile, ovvero quella dei bambini con disabilità, corre un rischio significativamente maggiore di sviluppare problematiche fisiche, sociali, emotive e cognitive derivate dalla mancata partecipazione in attività significative, quali per l’appunto le attività ludiche.

Negli ultimi tempi si è riusciti a dimostrare quanto non sia la disabilità in sé e per sé ad influire sulla partecipazione del bambino nello svolgimento di una determinata occupazione, ma è l’ambiente stesso con le sue barriere ad impedirla e privarla di valore. Non sono poi da trascurare gli effetti secondari di una scarsa partecipazione ed integrazione sociale, quali ad esempio lo sviluppo di scarse abilità sociali, una limitata motivazione e autostima, scarse empatia e capacità di negoziazione, aumento della dipendenza rispetto alla figura dell’adulto o del caregiver.

Le barriere riscontrabili dal bambino in attività ludiche e ricreative possono essere di diversa forma e natura e richiedono interventi e supporti specifici affinché ci sia un loro effettivo superamento. Nello specifico sono riscontrabili barriere fisiche e ambientali (es. accesso alle attrezzature da gioco, attrezzature non adeguate o accessibili), barriere sensoriali (es. ambienti iperstimolanti o mancanza di segnaletica orizzontale per non vedenti), barriere comunicative (es. accesso limitato a forme di comunicazione alternative), barriere sociali (es. isolamento sociale ed esclusione dovuti a stigma o per la presenza stessa di barriere architettoniche), e barriere sistemiche (es. politiche, regolamenti o finanziamenti limitanti).

Un parco giochi per ogni bisogno e desiderio

Genitori, insegnanti e operatori sanitari che operano nei sistemi ecologici dei bambini hanno in realtà una chiara idea delle barriere che ostacolano le opportunità di inclusione e presentano spesso degli spunti interessanti e pratici per implementare gli spazi attraverso attrezzature e design accessibili; incoraggiano inoltre la formazione di reti di interazione e partecipazione e forniscono esperienze e vissuti utili all’ambiente amministrativo per la formulazione di politiche e regolamenti

Per dare vita ad un parco giochi inclusivo, infatti, non basta inserire tra i giochi già presenti uno/due elementi accessibili poiché, nonostante siano tali, non vanno a determinare un’effettiva inclusione del bambino con disabilità. Risulta pertanto importante avere cura in maniera completa e integrata degli spazi, dei servizi e delle attrezzature di gioco in modo tale da consentire molteplici occasioni di gioco che lascino al bambino la possibilità di scegliere.